Un recente studio clinico pilota, effettuato dal Dr. Salvatore Ilaria, medico nutrizionista, ha dimostrato gli effetti positivi del protocollo Ketovis. I primi risultati del test, effettuati su n.6 pazienti, risultano essere utili per il benessere fisico, sul miglioramento del sistema immunitario, sulla inappetenza, sullo stress e sulla fatica cronica in concorso con antiossidanti e grassi essenziali.

Si riportano, di seguito, i risultati dello studio.

MATERIALI E METODI

Arruolati volontariamente per il test n.6 pazienti, trattati per un mese, come di seguito indicato:

  • Gruppo a) n.3 placebo di età tra 40 e 65 anni;
  • Gruppo b) n.3 della stessa eta hanno assunto, per venti giorni, 50 gr pro die di Pasta Proteica (30% di proteine). Gli stessi hanno seguito, negli gli ultimi 10 gg del test, solo un protocollo alimentare denominato Ketovis (aminoacidi essenziali in Aminovis e vitamine e sali minerali in Idrovis) con l’aggiunta di sole verdure.

A tutti è stata prescritta attività fisica moderata e trattamento modicamente ipercalorico, con presenza di grassi essenziali (salmone, pesce azzurro etc.) e con una buona dose di antiossidanti (agrumi, cavoli, peperoni gialli e rossi e così via). Tutti i partecipanti al test hanno bevuto acqua oligominerale (da 2 a 3 litri pro die).

Naturalmente i pazienti che assumevano farmaci, anche in regime di comorbilità, hanno continuato ad assumerli, come è giusto che fosse. La customer satisfaction riferita a tutti i trattamenti effettuati è risultata buona.

Tutti i pazienti del gruppo b) hanno seguito, negli gli ultimi 10 gg del test, solo un protocollo alimentare denominato Ketovis (aminoacidi essenziali in Aminovis e vitamine e sali minerali in Idrovis) con l’aggiunta di sole verdure.

PRINCIPALI ENDPOINT

Valutazione della fatica cronica (sindrome) ex antea ed ex post, stress, inappetenza, funzione immunitaria, glicemia postprandiale, rapporto colesterolo LDL/HDL, decremento ponderale.

RISULTATI

In tutti e due i gruppi, meno nel gruppo a) e visibilmente di più nel gruppo b), si è slatentizzata una riduzione della sindrome della fatica cronica e miglioramento della cenestesi generale. Lo stress valutato con il POMS ex post è rimasto invariato nel gruppo a), apprezzabile nel gruppo b) con miglioramento del tono dell’umore. Per quanto attiene alla inappetenza si afferma ex abrupto che il maggior beneficio è stato di b) con risultato di maggiore forza, dinamismo ed azione eutrofizzante (riduzione complessiva della fatica cronica). Facendo riferimento alla situazione immunitaria, la stessa si è rafforzata in tutti i gruppi, ma soprattutto nel gruppo b) per cui si è avuto un generale potenziamento con aumento delle difese organiche con linfocitosi TCD8+m. La glicemia postprandiale è diminuita nel gruppo b) a valori medi che si sono attestati mediamente intorno 145mg /dl. Il rapporto LDL/HDL è sceso da valori di 7,92 a valori medi di 3,58. Per quanto attiene al decremento ponderale, la media della perdita di peso si è attestata per il gruppo b) intorno ai 3,5 kg.

DISCUSSIONE

Il miglioramento degli endpoint di cui la sindrome della fatica cronica è espressione totale, includente e complessiva di tutti gli altri endpoint, può attribuirsi sia al trattamento dietetico che all’attività fisica (di già noto in letteratura), ma supplementare con protocollo Ketovis (induzione e replicazione del digiuno con slatentizzione della chetosi) ha inciso sicuramente sul sistema immunitario, sulla inappetenza, sullo stress e sulla fatica cronica in concorso con antiossidanti e grassi essenziali. Per quanto attiene alla riduzione della glicemia postprandiale il riferimento, oltre che all’attività fisica, a mio parere è da individuarsi nella ridottissima presenza di zuccheri nel protocollo Ketovis, vieppiù il miglioramento del rapporto colesterolo LDL/HDL trova ermeneuticamente radici nelle fibre della pasta proteica, assunta nei primi 20 gg, e nelle verdure assunte negli ultimi 10 giorni nello stesso protocollo Ketovis. Non bisogna sottacere l’idratazione con acqua oligominerale che per essere acqua con basso residuo fisso, ha eliminato le scorie azotate e quale acqua ipotonica ha favorito, agendo sulla microlitiasi renale, l’espulsione dei microlitoliti. Debbo ancora citare la cellularis renovatio, l’aggressione lipidica chetosiindotta da riferire al protocollo Ketovis.

CONCLUSIONI

Si ritiene, alla luce dei risultati emersi, che è opportuno a qualsiasi età, ma ancor più in età presenile e senile, supplementare la propria dieta con prodotti tipo pasta proteica, fare uso del protocollo Ketovis e bere acqua oligominerale per migliorare il proprio stato di salute e la personale cenestesi.

Salvatore dott. Ilaria
Medico nutrizionista, dietologo clinico, medico specialista in medicina dello sport, nutrizionista sportivo e specialista in Idroclimatologia medica e clinica termale.
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